LA LODIGIANA

Nella splendida cornice lodigiana, si è tenuta, domenica 21 Febbraio 2010, la 21ma gara podistica “La lodigiana” , manifestazione internazionale non competitiva sviluppata su tre percorsi, rispettivamente di sette, tredici e venti kilometri con partenza dal bel parco di villa Braila, polmone verde della città, a due passi dal centro storico.

La manifestazione a cui hanno partecipato come sempre anche gli atleti dell’ AVIS PAVIA si sviluppa su tre percorsi, ridotti di qualche chilometro, come segnalato da un avviso alla partenza, a causa dell’ impraticabilità di alcuni tratti resi inagibili delle abbondanti precipitazioni che hanno interessato la zona, praticamente fino a venerdì.

La partenza, dal parco della sopracitata villa, ha diretto gli atleti lungo la via “Vecchia cremonese” una arteria che, costeggiando il caseggiato periferico ed una piccola zona industriale, ci ha portato subito dopo il cavalcavia della tangenziale, su strade più tranquille in aperta campagna.

La fitta nebbia, e la monotonia del tracciato, di stampo autostradale con andata in un senso e ritorno nel senso opposto (almeno per quanto riguarda il percorso da 18km) non hanno giovato positivamente sulla prestazione, anche perché lo scarso afflusso di podisti alla gara ha fatto sì che percorressi quasi in solitaria la distanza da me scelta, non potendomi “agganciare” a qualche atleta che avesse il mio stesso passo per alleggerire un po la fatica.

Nulla da eccepire invece per quanto concerne la segnaletica, sempre puntuale e ben visibile e gli operatori che nei punti di attraversamento (resi ancora più pericolosi dalla scarsa visibilità) riuscivano a gestire ottimamente il passaggio degli atleti.

Una piccola nota stonata è stata la mancanza di indicazioni dei km parziali sul percorso, non dico ogni km, ma almeno ad intervalli regolari, per dare un idea, agli arretrati come me, che non ancora posseggono un Gps, dell’ effettivo ritmo di gara.

Cortesi e puntuali i “colleghi” che ci hanno fornito un rifornimento di energia ai ristori, come d’altro canto anche all’ arrivo; intelligente e pratico da parte degli organizzatori inserire due numeri di telefono per emergenze sul retro del cartellino di gara.

All’ arrivo, mi decido ad affiliarmi alla Fiasp per la tessera chilometrica IVV spiazzando i due addetti che mi guardavano come avessi chiesto loro un biglietto di prima classe per la luna, abbozzando frasi come : “è meglio se passasse dal suo gruppo” oppure “sà, me ne capita una all’ anno…”, boh misteri della fede… Comunque riesco a richiedere quanto voluto e leggo nel regolamento a tergo della tessera chilometrica che la stessa può essere richiesta in ogni manifestazione dove loro siano presenti. Misteri dell’ annosa burocrazia italiana.

Dopo la gara colgo l’occasione di visitare la città costruita da Federico Barbarossa, gita che consiglio a tutti, soffermandomi per l’occasione ad ammirare la spledida piazza del Duomo (Basilica cattedrale della Vergine Assunta) e la sua famosa piazza, una delle poche piazze quadrate d’ Italia, il Broletto adiacente e la vicina chiesa di san Filippo, in stile rococò.

Per riprendermi dalla fatica quotidiana decido di cercare ristoro in una tipica trattoria del luogo, riscoprendo ancora una volta le prelibatezze della tipica cucina lombarda, non dimenticandomi a fine pasto di comprare, per i miei, un  ricordo di Lodi, la famosa “Tortionata” il dolce tipico della città!!!

Alla prossima manifestazione, buona corsa a tutti.

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