Il weekend si preannuncia bello, vista la giornata di sole di venerdì… ma sabato e domenica il cielo di Berlino si è colorato di grigio e la pioggia ci ha accompagnato per tutta la maratona.
Quello che mi ha impressionato a Berlino è stata la precisione nell’organizzazione!!! Il ritiro del pettorale ne è un esempio. Si è svolto nell’aeroporto Tempelhof dove prima della caduta del muro arrivavano le merci che venivano distribuite in Berlino ovest. Quarantamila persone che si sono riversate tra venerdì e sabato ma nessuna coda da fare! Puntuale è stata anche la partenza alle 9,03, come previsto.
Non nascondo l’ambizione e la speranza di voler andare sotto le 3 ore, ma già dai primi km mi accorgo che l’impresa è molto difficile per due motivi: la pioggia che rende viscido il fondo e le persone che si sono intrufolate nei settori più veloci e che rallentano la corsa. Nei primi 5 – 10 km è difficile mantenere il ritmo che mi sono prefisso e perdo un paio di minuti sulla tabella di marcia; però non mollo e riesco a recuperare nei km successivi, Berlino è effettivamente un percorso veloce!!! Arrivo alla mezza in 1,30 circa, mi sento bene, continua a piovere e soffia il vento gelido. Questo freddo mi costringe al 30 km a fermarmi al bagno e al 35 km una seconda volta…il freddo mi fa brutti scherzi… non mi demoralizzo e riprendo il ritmo che mi ero prefissato trascinato dalla musica delle numerose band presenti lungo il percorso. Mi rendo conto che il sogno di abbattere proprio a Berlino il muro delle 3 ore è svanito ma sono contento di aver corso gli ultimi km in un crescendo che mi ha portato fino a vedere la porta di Brandeburgo stagliarsi al traguardo! La fatica scompare, riesco anche a sprintare e chiudo in 3 ore e 9 minuti. Sarà per la prossima volta!!!