Maratona Roma 2010: diario di bordo

L’avventura è iniziata sabato mattina. Sveglia presto per una ricca colazione e si corre verso la stazione di Pavia, direzione Milano Centrale. Lì ci aspetta il Freccia Rossa che ci porterà nella capitale. Nell’attesa mi squilla il cellulare, è una voce familiare che mi dice: “hei runner, sei in viaggio?”…è il mio amico e compagno di maratone Luca Motta (con lui ho avuto il piacere e l’onore di correre le maratone di Amsterdam e Atene). Mi avvisa che lui è in viaggio Roma 2010 ritiro pettoralecon la famiglia in auto. Ci diamo appuntamento in albergo per andare a ritirare il pettorale…il ritiro del pettorale per noi maratoneti è come un rituale dove si respira un’aria speciale! In albergo incontro un ragazzo che mi chiede se sono Cristian: è Stefano, il fratello di Riccardo compagno di allenamenti! Con Luca, Stefano e relative famiglie trascorriamo una piacevole serata mangiando bucatini e bevendo dell’ottimo vino…naturalmente in modo contenuto!

E’ arrivato il grande giorno! Sarà una giornata lunga ed intensa. Sveglia alle 6,30, colazione e, via verso la partenza. Luca, Stefano, Angelo ed io ci incamminiamo verso la metropolitana che ci porta nella zona di partenza. Fermata Colosseo per poi andare nella via dei Fori Imperiali.

Le emozioni iniziano da subito, usciamo dal sottosuolo e il Colosseo ci compare di fronte nella sua maestosità. La tensione sale, facciamo gli ultimi ritocchi all’abbigliamento e poi consegniamo le borse. Non si può più tornare indietro. Andiamo verso le griglie di partenza. L’ ultimo saluto prima del via a Stefano e Angelo, per loro essendo la prima maratona (non si dimentica mai!) hanno una zona di partenza diversa dalla mia e di Luca.

Come due gladiatori ci incanaliamo nella griglia e superiamo l’arco di Costantino, un esempio di bellezza. Siamo nella via dei Fori Imperiali, la tensione va alle stelle, alle nostre spalle c’è il Colosseo e un fiume di persone, di fronte a noi c’è la partenza. Gli ultimi in bocca la lupo e via si parte! Sono le 9,10, la 16° maratona di Roma è partita!

Oltre 15000 persone unite per un solo obiettivo, arrivare in fondo! I primi chilometri ce li gustiamo, stando molto attenti a non cadere, siamo veramente in tanti. Tra il cielo nuvoloso spunta anche il sole che fa alzare la temperatura. Cerco di bere acqua e sali ad ogni rifornimento, sto sudando molto. Il ritmo è elevato ma è tutto sotto controllo.

Arriviamo alla mezza in circa 1,31. A quel punto mi rendo conto che potrei tentare il personale. Luca è sempre davanti con il suo ritmo regolare, è come un faro che mi guida. La gente ci incita e ci incoraggia. C’è una cornice stupenda. Ad un certo punto imbocchiamo la via che ci porta a Città del Vaticano. Il calore della folla ci trascina e vedersi di fronte la Basilica di S. Pietro è un’emozione unica. La corsa continua e i temuti sanpietrini si sentono, i piedi mi fanno male ma non si molla!

Arrivati al 30° km purtroppo la coppia formata da me e Luca si separa, mi volto diverse volte ma non lo vedo più… sono disorientato ma proseguo. Supero il 35° km e la fatica aumenta, il percorso è insidioso sia per i sanpietrini e sia perché è un continuo sali e scendi.

Negli ultimi due rifornimenti (al 35° e al 40° km) mi fermo proprio, bevo molta acqua e riparto! Ci siamo, 2 km e pochi metri all’arrivo, la voglia di arrivare è molta, stringo i denti e per inerzia affronto l’ultima salita e poi via l’ultimo sprint lungo i Fori Imperiali. Fantastico, chiudo la maratona in 3 ore e 9 minuti. Non ci credo neanche io!!! Mi volto, quasi Roma 2010 finishersdisorientato, per vedere se arriva Luca ma non lo vedo.

Intanto l’emozione sale e scoppio in un pianto liberatorio… è come se fossi tornato per un attimo bambino. Poi finalmente rivedo Luca, ci abbracciamo. Questo risultato è grazie soprattutto a lui, esempio da seguire e persona speciale. Usciamo dalla zona riservata agli atleti e rivediamo Claudia (mia moglie), Nadia e Paolo (moglie e figlio di Luca) e Francesca la fidanzata di Stefano, che nel frattempo è arrivato in fondo nella sua prima maratona.

Poi mi squilla il cellulare, è Angelo che anche lui ha portato a termine questa avventura. E’ stata proprio una bella emozione e un’occasione per misurarsi con se stessi. Grazie a tutti!!!

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